Supporti-di-memoria
Indice
Schede perforate
La foto precedente ritrae un programma ed una serie di dati registrati su schede perforate di tipo IBM 80 colonne.
Nastro in carta
Utilizzato in computer ed in macchine per la crittografia, questo interessante supporto per la memorizzazione dei dati si differenzia per il numero di fori presenti su ogni riga.
La foto in questione rappresenta un 5-level paper tape.
Questo affascinante documento del 1963 descrive un metodo di codifica.
Più comune è la versione ad 8 livelli (o piste), leggibile ad esempio con il lettore Facit incluso nel nostro Selenia GP 160
Data Cartridge
La necessità di archiviare una grande quantità (5mb) di dati su di un supporto pratico e removibile ha portato allo sviluppo dei data cartridge. I lettori di grandi dimensioni equipaggiavano i computer di fascia alta.
Alcune di queste soluzioni più estreme (200mb) sono veramente voluminose, per non parlare poi dei lettori di questi curiosi formati, che raggiungono dimensioni imponenti.
La nostra esposizione di supporti di memoria si arricchisce di nuovi ed interessanti esemplari, fino a divenire una piccola mostra.
Oltre a questi primi pezzi si aggiungono anche altre notevoli donazioni:
Floppy
Dopo un po' vennero i Floppy, ecco i rarissimi ED da 2.88 mb, affiancati dai più comuni 1.44 e 720.
Sempre nel mondo floppy vanno ricordati i mastodontici da 8", impressionanti se paragonati ai 5,1/4 e 3,1/2.
Con il tempo abbiamo aggiunto i 3" Amstrad, dei curiosi 2,8" denominati Quickdisk, il 2" di Canon e un interessantissimo 2" che equipaggiava una macchina da scrivere Olivetti (è stato impiegato anche nel portatile Zenith MinisPort).
Magneto ottici
Interessante per dimensioni e per capacità il disco magneto ottico da 2,6 gb datato anno 1991.
Non mancano alla nostra carrellata i magneto ottici più umani come i seguenti:
Con l'arrivo di alcuni lettori, abbiamo dedicato loro un intero ripiano:
Una curiosa via di mezzo tra il comune floppy ed il magneto ottico è rappresentato dal Floptical da 21mb.
Varianti
I più diffusi supporti di memoria in alternativa ai floppy sono stati i SyQuest e simili. Eccone alcuni esempi, sia da 5,25" che da 3,5".
Non vanno dimenticati i professionali Bernoulli da 230 mb di capacità.
La stessa tecnologia è alla base del diffusissimo Zip.
Successivamente abbiamo ampliato la gamma completando le varie versioni con lo Zip da 250mb ed il più raro 750mb, nato a ridosso della fouriuscita dei supporti CD, molto più economici e di capacità paragonabile.
Bellissimo, quanto poco diffuso, il sistema Click da 44mb, sempre di Iomega, ed il Sony MD.
Sulla sinistra è visibile LS-120, una alternativa ai dischi Zip, retrocompatibile con i comuni floppy da 1,44.
Hard Disk
Riprendiamo dai lontani anni 80 un affascinanate disco AT&T da 86mb di dimensioni realmente impressionanti:
Se già questo appare di dimensioni notevoli (il doppio di un lettore DVD interno) è da considerarsi realmente compatto rispetto ad i primi esemplari.
Messi a confronto aperti, il gigantesco IBM, il 5"1/4, il 3,5", il 2,5" ed il nuovo 1,8" stupiscono per similarità costruttiva in rapporto alle dimensioni.
Stato solido
Prima dell'arrivo delle Compact Flash e delle memorie allo stato solido, una tecnologia rivoluzionaria per il tempo sembrava dover prendere piede per la memorizzazione a lungo termine dei dati. Ecco un esempio di memoria a bolle, in dotazione al nostro portatile Sharp PC 5000
L'importanza di avere memorie durevoli ha portato lo sviluppo di soluzioni ibride molto curiose ed interessanti, tra cui spicca questa originale PCMCIA di casa Mitsubishi con capacità di 2mb.
Una carrellata di schede ci porta a riflettere sull'odierna tendenza alla miniaturizzare, come attestano in sequenza SD, MiniSD e MicroSD, anche le precendi MMC hanno dovuto dimmezzare le dimesioni trasformandosi in MiniMMC. La vecchia Compact Flash appare decisamente enorme rispetto a formati così ridotti. Così tanto spazio ha permesso però la nascida dei Microdischi.
A queste abbiamo affiancato alcuni curiosi supporti decisamente anni 80, tra cui spicca, per confronto dimensionale, una comune musicassetta.
Nastri di backup
Impareggiabili come affidabilità ed ancora in uso ai giorni nostri per il salvataggio di grandi quantità di dati, i nastri rimangono un supporto affascinante:
Le variazioni sia da un punto di vista dimensionale, che dal punto di vista della capacità sono numerosissime.
Chiude (per ora) la collezione il sistema Backer, una rara interfaccia che permette di salvare i dati su VHS, utilizzando un semplice videoregistratore.
Ecco un interessante video che fa riflettere sulla riduzione delle dimensioni in relazione ad una crescita esponenziale della capacità di memorizzazione.
Pagina_principale | Ordine_cronologico | Componentistica | Riviste |
---|