Ultimaker

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Note di montaggio e settaggi di Ultimaker

Arrivata al gruppo il 27 aprile 2012


Introduzione

Già da tempo nel gruppo si parlava di stampanti 3d per la prototipazione rapida, siamo stati subito stregati dal progetto RepRap, il concetto di auto-riproducibilità è già di per se esaltante.

Prima di deciderci però all'acquisto, questo mondo si è parecchio evoluto: Darwin, Mendel, Makerbot e molte altre hanno contribuito, assieme alla mancanza di fondi cronica, ad alimentare la nostra confusione.

Ad un certo punto, uno dei nostri ha preso in mano la situazione, iniziando attraverso un mail-bombing mirato e costruttivo a convincerci: la Ultimaker è attualmente il massimo.

Parte la colletta ed in due incontri abbiamo già terminato il fund raising arrivando a € 1.500, sufficienti per l'oggetto, un paio di ricambi tattici, una bobina di materiale e spese di spedizione.


Ultimaker arrival.jpg

Il contenuto

La scatola ci sembra subito molto piccola, un po' deludente rispetto a quello che costa, ma basta aprirla, annusarne il profumo per ricredersi immediatamente.


Ultimaker pannel.jpg


La struttura di base è infatti totalmente di legno. Tutti i pezzi sono ricavati da 6 pannelli poco più grandi di un foglio A4, tagliati ottimamente al laser. Ci stupisce il lavoro di ottimizzazione svolto dai progettisti per salvare spazio e materiale.


Ultimaker pieces.jpg


Una miriade di sacchetti ed una scatoletta contenete l'Arduino Mega e lo shield proprietario completano il tutto.


Il montaggio

Sono necessarie una decina di ore per assemblare il tutto. Si potrebbe fare prima, ma le istruzioni non sono il massimo ed inoltre volevamo gustarci l'acquisto, un po' come quando da ragazzi si montavano i set Technic Lego senza fretta, studiano i passaggi critici e soffermandoci ad ammirare le soluzioni più geniali.

Un video vale più di mille parole:



Software

I nostri primi tentativi con Ubuntu 12.04 si sono rivelati infruttuosi, probabilmente a causa di una differente versione di Python, abbiamo così dovuto ripiegare su un più normale XP.

Anche in questo caso non è stato però immediato e non funzionava nulla fino all'installazione del .Net Framework 4.

Finalmente iniziamo a veder muovere qualche motore, poi sistemiamo un paio di fine corsa invertiti e scaldiamo la testina di estrusione, ma il serraggio della vite di pressione e la regolazione della velocità del motore di spinta del filo di plastica sono molto critiche.


Il primo oggetto

Vedere finalmente fuoriuscire il filo di plastica sottilissimo, sembra quasi la tela di un ragno, ripaga i nostri sforzi. Scegliamo un disegno semplice e piatto: un'elica. Anche in questo caso abbiamo immortalato l'evento in un video, da cui traspare la nostra emozione:



In un primo momento abbiamo notato che il filo non si raffredda sufficientemente bene ed all'inizio non fa presa sul nastro blu protettivo che ricopre la superficie di lavoro. Ad un certo punto il flusso di plastica non è uniforme, ma ben presto ci accorgiamo che i nostri problemi non si limitano a quello.


Ultimaker work.jpg


Bloccata il 24 maggio 2012

Jamming !

La fuoriuscita di plastica fusa si arresta del tutto, interrompiamo così il processo di stampa. Ecco il risultato:


Ultimaker first.jpg


Siamo quindi affetti dal classico problema definito sul web con il nome di Jamming: ovvero la plastica fusa è fuoriuscita dal punto di giunzione tubo - testina estrusore, formando un bel tappo.

Questo fatto, ben noto una volta che si sa cosa cercare, si risolve smontando la testina e ripulendo il tutto per bene. Per ovviare in maniera definitiva, c'è una guida.

Risulta però necessario, ripristinata la funzionalità, migliorare ulteriormente questo punto critico autocostruendo un paio di oggetti: un fermatubo ed un ulteriore accessorio.


Operazione di recupero il 29 maggio 2012

De-jamming

Iniziamo a smontare la testina, per vedere di capire quanto è grande il blocco che impedisce la fuoriuscita dalla plastica:


Ultimaker block.jpg


Non male, si toglie anche abbastanza facilmente, ma un po' di tracce di plastica rimangono comunque. Procediamo con il lavoro di svaso del tubo, in modo che possa aderire al meglio all'estrusore in ottone:


Ultimaker rettify.jpg


Peccato che il forellino da 0,4 mm è ancora tappato da un po' di residui. Tentiamo di svitare la punta dal tubicino in ottone per pulire il tutto al meglio: ----DISASTRO !


Ultimaker broken.jpg


Un po' scoraggiati, non ci resta che utilizzare il secondo (ed ultimo) estrusore.

Iniziamo a stampare il solito file di prova, all'inizio sembra procedere bene ma pen presto siamo ancora fermi: il tubo scivola all'indetro di quasi mezzo centimetro. Un altro tappo:


Ultimaker block2.jpg


Eccolo attaccato ancora al filo stesso. La faccenda si fa preoccupante: dobbiamo assolutamente bloccare il tubo.

Non avendo molto a disposizione, ci arrangiamo con quello che si può reperire in un club di retrocomputing come il nostro:


Ultimaker modification1.jpg


Usando dei blocchi per le viti degli armadi rack HP costruiamo uno stringitubo. Proteggendo il tubetto con del nastro, vorremmo evitare che si intacchi.


Ultimaker modification2.jpg


E' spartano e costruito alla meno peggio...ma funziona ! Il tubo rimane finalmente in posizione.

Proviamo ancora una volta a stampare:


Ultimaker working1.jpg


Abbiamo alcuni problemi di aderenza della plastica alla superficie ricoperta di nastro azzurro, decidiamo di regolare attentamente il piano, verificando al meglio la distanza dell'estrusore dallo stesso. La procedura non è molto lunga, ma per farla bene ci vuole comunque un po' di tempo ed attenzione.


Ultimaker result.jpg


Come potete constatare il risultato non è il massimo, le sbavature laterali sono causate dalla difficoltà iniziale ad aderire al piano, le linee sono un po' troppo spaziate, forse a causa di una temperatura non sufficientemente alta. Durante la stampa l'erogazione non è uniforme, anzi...

Spesso il flusso si interrompe con ovvie conseguenze negative. Abbiamo tentato di sopperire a questo ficcando dentro di forza il filo di plastica, aiutando quindi il motore ed effettivamente, premendo a tutta forza, un pochino funziona ...ma non ci sembra il modo corretto...

Passi avanti ne abbiamo fatti, ma sicuramente abbiamo ancora qualche problema con la regolazione della temperatura e molto probabilmente con la pressione esercitata dalla vite di serraggio del filo di plastica al motore di spinta.


Canalizzare al meglio il flusso dell'aria

Segnalo un accessorio che, appena riusciremo a stampare, provvederemo ad installare per risolvere il problema di raffreddamento: il flusso canalizzatore !


Stampare con successo il primo oggetto: 31 maggio 2012

Ci siamo riusciti !

Finalmente, dopo 10 ore circa di montaggio e quasi 7 di settaggi software e hardware, siamo riusciti a stampare il primo oggetto complesso:



Abbiamo raggiunto questo risultato grazie ai suggerimenti di Carlo Santagostino, all'innalzamento della temperatura di fusione da 200° a 250°, ottenuti passando alla versione 3 di Cura rispetto alla più recente 4 e, non per ultimo, a una migliore regolazione della distanza del piano dalla testina.


Ultimaker airflux-1.jpg Ultimaker airflux-2.jpg Ultimaker airflux-3r.jpg Ultimaker airflux-4.jpg


La scelta dell'oggetto è caduta subito su qualche cosa di utile: il già citato canalizzatore d'aria.

Dopo un'oretta il risultato è decisamente buono, non ci sono state interruzioni ed il prodotto appare piuttosto uniforme. Rimane qualche incertezza nella aderenza del primissimo strato, ma il tutto si risolve automaticamente dopo pochi secondi dall'avvio del processo di stampa. Nessuno ha dovuto forzare l'ingresso del filo in plastica a mano, che è stato trascinato sempre correttamente dal motore stesso. Spannometricamente il costo di questo accessorio si aggira al mezzo euro, sono stati impiegati quasi 2 metri pari a 16 grammi di materiale.

Finalmente possiamo festeggiare il nostro acquisto !

Ultimaker works.jpg


NOTE

coperture piatte

se non c'è presa sull'infill, e la copertura si presenta bucherellata e non chiusa, provare a stampare il layer superiore con temperature più alte e velocità più basse, oppure aumentare l'infill o aumentare l'altezza del layer.


sottoestrusione

immagini di confronto e soluzioni

* filamento troppo freddo
* stampa troppo veloce
* la molla dello spingitore dovrebbe essere fra gli 11-11.5mm
* fotografie

errori di comunicazione nel tab "term"

se sono presenti errori nel tab "term" di cura, significa che il pc non riesce a comunicare in maniera sempre efficiente con la ultimaker, le soluzioni possono essere:

* usare un ulticontroller
* usare un buon cavo USB
* rimuovere hub e scegliere una porta usb veloce
* dare una priorità alta al daemon usb 

Link utili

Il blog ufficiale



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